Alla scoperta della pallavolo che Piace(nza): lo scudetto dei nervi e la rivincita di Caprara

L’allenatore emiliano, protagonista sfortunato nel 2010, è l’artefice principale del primo scudetto femminile della Rebecchi Nordmeccanica: una squadra di grande qualità, che ora sogna in grande con la conferma del coach e delle sue star

di Paolo Pappagallo
@paul_parrot

IMOCO VOLLEY CONEGLIANO - REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZAVolley, fortissimamente volley. E pazienza se l’acuto, l’impresa anche a livello maschile, che avrebbe definitivamente trasformato il capoluogo emiliano nella capitale italiana di muri e schiacciate, è sfumata in extremis dopo una lotta gladiatoria fino all’ultimo punto nella serie finale contro la corazzata Itas Diatec Trentino, di cui vi abbiamo parlato pochi giorni fa su Ghigliottina.

Piacenza si scopre sul tetto della pallavolo tricolore grazie alle sue “quote rosa”, le ragazze terribili della Rebecchi Nordmeccanica guidate da coach Gianni Caprara. Una squadra certo costruita per competere ai massimi livelli ma capace di andare oltre le più rosee aspettative, con la conquista del “doblete” Scudetto-Coppa Italia dopo una seconda parte di stagione praticamente inarrestabile.

Due trionfi storici, i primi in assoluto all’ombra della città del Gotico, dove già si sogna senza più inibizione anche l’assalto alla Champions League del prossimo anno, forti dell’immediata conferma di due dei principali artefici della straordinaria stagione arancioblu, mister Caprara e la schiacciatrice Lucia Bosetti. Entrambi hanno già fatto sapere di aver declinato le opulenti offerte provenienti dall’Azerbaigian proprio per fare ancora più grande, anche nel vecchio continente, la compagine del presidente Cerciello.

La rivincita di Gianni – E dire che, appena un paio di stagioni fa, l’aria che si respirava al PalAnguissola, salotto di casa Rebecchi prima del trasloco al PalaBanca in questa stagione, era di quelle da nubifragio imminente. Stesso direttore d’orchestra, ma spartiti forse troppo ambiziosi per una società certo rodata per i meccanismi dell’A-2, ma poco più che novizia nell’impatto con la massima serie. La parabola del coach emiliano rischiava quindi di rimanere nella storia recente piacentina alla voce “top of the flops”: 6° posto dichiarato ad inizio stagione 2010, retrocessione senza appello nella serie cadetta a fine campionato. Uno smacco, per un allenatore capace di annoverare nel proprio palmares anche un oro mondiale sulla panchina della nazionale russa, al quale pure il destino ha voluto cercare di porre rimedio.

La Rebecchi e Caprara si sono così reincontrati, in modo quasi inaspettato, a gennaio di quest’anno: esonerato Davide Mazzanti, dopo un’inizio di stagione traballante, riecco il mister bolognese, a sua volta appena allontanato da Villa Cortese. Profumo di brodino riscaldato? Macchè, anzi, proprio da quel 18 febbraio è iniziata l’ascesa irresistibile di Piacenza, capace di infilare 6 vittorie su 6 nell’ultima parte di regular season, salendo al secondo posto solitario, e di infliggere un doppio pesante sgarbo proprio a Villa Cortese, sconfitta in campionato e in finale di Coppa Italia.
Il preludio ad un playoff da protagoniste per la capitana Manuela Leggeri e compagne, capaci di schienare senza esitazioni, in due gare, Pesaro nei quarti e Bergamo in semifinale, presentandosi così da favorite all’appuntamento con la prima finale scudetto nella trentennale storia della compagine sportiva piacentina.

Di bene in Meijners – A far tremare il morale alle stelle delle ragazze di Caprara ci ha provato, nell’ultimo atto della stagione, l’Imoco Volley Conegliano, altra autentica sorpresa della stagione, alla prima finale tricolore nel suo primo anno in A-1 sulla ceneri della Spes Volley che fu in terra trevigiana.
Una serie da brividi veri, con la Rebecchi capace per ben due volte, sia nell’esordio al Palaverde che in gara-2 in casa, di ribaltare totalmente la partita dopo due parziali a luce spenta. Un doppio 3-2 che Conegliano ha provato a spezzare vincendo con lo stesso punteggio in gara-3 e interrompendo, proprio in terra emiliana, la striscia di 13 vittorie consecutive stagionali della formazione di Caprara. Un episodio isolato nella corsa al titolo delle emiliane, rimandato infatti alla nettissima vittoria al Palaverde contro un’Imoco stanca e rassegnata all’opprimente strapotere avversario.

Una partita, quella di gara-4, che è anche la fotografia delle protagoniste della meravigliosa stagione piacentina: non solo la Bosetti con il suo lavoro a tutto campo per le compagne, ma anche la rumena Turlea e le sue schiacciate micidiali, i muri tutto cuore della capitana Leggeri, gli assist di Martina Guiggi e le battute vincenti, potentissime e fondamentali della giovane olandese Meijners, trionfatrice nella classifica stagionale degli “ace” in A-1.

Gli ingredienti giusti per sfornare risultati di qualità, la materia prima per fare la voce grossa anche in Europa, l’apporto tecnico che a mister Caprara era mancato terribilmente in quella sua prima, sfortunata stagione da capocantiere dell’ammiraglia Rebecchi. Rise and fall, dalla caduta alla risurrezione, un muro che ora si è trasformato in un ace per una squadra senza più limiti, che ora vuole conquistarsi di diritto il passaporto ufficiale di matricola d’Europa con licenza di stupire.

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