Roma: al via la raccolta differenziata a cinque frazioni

Nel territorio della Capitale coesisteranno due modalità: il porta a porta e la raccolta in strada

di Francesca De Santis

munnizzaNon si ferma l’estensione della raccolta differenziata a cinque frazioni, avviata nei mesi precedenti da AMA in alcune zone della città di Roma. A partire da fine settembre, questa nuova modalità di smaltimento dei rifiuti toccherà anche i quartieri del Municipio VIII. Carta, plastica, organico, vetro e indifferenziato saranno le cinque categorie che i cittadini dovranno avere a mente ogni qualvolta getteranno un rifiuto.

Per risolvere gli enigmi che si porranno davanti ai nuovi cassonetti, AMA organizzerà degli incontri informativi sul territorio, verranno attivati tre Punti Informativi presso le sedi del Municipio in via Benedetto Croce n. 50, Largo delle Sette Chiese n. 23 e Via dei Lincei n. 93. e sarà disponibile una linea verde (800 867035) alla quale ci si potrà rivolgere per risolvere per ogni dubbio inerente al corretto smaltimento dei rifiuti.

Nei prossimi giorni, il kit verrà distribuito di casa in casa previa comunicazione. In caso di assenza, sarà lasciato un avviso con un numero telefonico da contattare per concordare un nuovo appuntamento. A seconda delle modalità di raccolta, il kit conterrà: una bio-pattumiera per gli scarti alimentari ed organici con una fornitura iniziale dei relativi sacchetti compostabili; tre buste semi-rigide per la raccolta di carta, plastica e vetro; 
il materiale informativo per sapere come, dove e quando gettare i rifiuti ed evitare gli errori più frequenti.

Come dichiara Emiliano Antonetti, Assessore all’Ambiente dell’VIII Municipio, la raccolta differenziata raggiungerà il 20% della popolazione, su un territorio che si estende tra i quartieri Roma 70, Tor Carbone e zone a ridosso dell’Appia Antica e dell’Ardeatina. Sebbene sia un passo avanti, è bene ricordare che solo una piccola parte del Municipio VIII sarà interessata dalla raccolta porta porta, restando, per la gran parte attiva la modalità di raccolta in strada.

In questo, è ancora evidente l’enorme divario che allontana Roma dalle altre città europee. Durante una recente visita istituzionale a San Francisco, il Sindaco Ignazio Marino ha incontrato i responsabili del Dipartimento Ambiente e del progetto Zero Waste (Rifiuti Zero). Il programma, avviato oltre dieci anni fa, ha consentito alla città californiana di raggiungere il 75% di raccolta differenziata.

Il Sindaco ha dichiarato che “Roma deve recuperare un gap decennale. Noi abbiamo appena iniziato questo percorso. Per troppi anni, nella Capitale si è pensato di affrontare la questione rifiuti gettando tutto, indistintamente, nella grande buca di Malagrotta”.

Al contrario, quello visto a San Francisco costituisce “un modello di gestione dei rifiuti tra i più avanzati del mondo”, con “la green economy che produce posti di lavoro. Un modello che stiamo già importando con grande senso di urgenza”.

Il potenziamento della raccolta differenziata, avviato progressivamente su tutto il territorio del comune di Roma, costituisce senza dubbio un primo sviluppo verso una gestione più civile e pensata dei rifiuti. Ed è vero anche che i cittadini vanno guidati verso scelte più consapevoli in maniera non improvvisa. Tuttavia, per quei quartieri in cui la modalità di raccolta sarà quella stradale, le novità saranno davvero poche e non è ben chiaro quale valore aggiunto sarà apportato dal potenziamento previsto nei prossimi mesi. Se i cassonetti resteranno in strada e non ci sarà alcun tipo di controllo, i cittadini impareranno davvero a seguire queste nuove regole?

La parola andrà ai fatti. Forse, si poteva osare di più.

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